Il registratore telematico obbligatorio prende il posto del vecchio registratore di cassa e i file pdf soppiantano i rotolini di carta termica. Con l’introduzione dello scontrino elettronico, arriva uno strumento, abilitato e certificato per la memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi giornalieri, che attiva un filo diretto con il Fisco.
L’Agenzia delle Entrate con le specifiche tecniche aggiornate ad aprile 2019stabilisce caratteristiche, istruzioni e modalità di installazione per prepararsi al nuovo obbligo che sarà introdotto in due tempi:
- dal 1° luglio 2019: per gli operatori IVA con volume d’affari complessivo superiore a 400.000 euro (nell’anno d’imposta 2018);
- dal 1° gennaio 2020: per tutti gli altri soggetti di cui all’articolo 22 del DPR n. 633/1972.
Registratore telematico obbligatorio per lo scontrino elettronico: che cos’è e come funziona
L’articolo 2, comma 3, del Decreto Legislativo numero 127 del 2015 che regola l’introduzione dello scontrino elettronico obbligatorio stabilisce che memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi giornalieri:
“sono effettuate mediante strumenti tecnologici che garantiscano l’inalterabilità e la sicurezza dei dati, compresi quelli che consentono i pagamenti con carta di debito e di credito”.
L’innovazione si basa sulla necessità di creare un dialogo diretto tra Fisco e commercianti: il registratore di cassa telematico (RT) è il canale su cui viaggia la comunicazione.
Tramite questo strumento gli esercenti registrano le operazioni e a fine giornata inviano le informazioni direttamente all’Agenzia delle Entrate.
Come illustrato nel provvedimento numero 182017 del 2016, i registratori di cassa si compongono di elementi hardware e software, fisici e virtuali, destinati a registrare, memorizzare in memorie permanenti e inalterabili, elaborare, sigillare elettronicamente e trasmettere telematicamente i dati fiscali introdotti attraverso dispositivi di input.